Grard De Villiers - SAS - L′occhio della vedova.doc_第1页
Grard De Villiers - SAS - L′occhio della vedova.doc_第2页
Grard De Villiers - SAS - L′occhio della vedova.doc_第3页
Grard De Villiers - SAS - L′occhio della vedova.doc_第4页
Grard De Villiers - SAS - L′occhio della vedova.doc_第5页
已阅读5页,还剩132页未读 继续免费阅读

下载本文档

版权说明:本文档由用户提供并上传,收益归属内容提供方,若内容存在侵权,请进行举报或认领

文档简介

segretissimodirettore responsabile: gian franco orsisegretissimo periodico quattordicinale n. 1229 - 6 giugno 1993 sas:locchio della vedovatitolo originale: loeil de la veuve traduzione di mario morelli copertina di massimo rosestolato 1991 presses de la cit poche-gecep 1993 arnoldo mondadori editore s.p.a. milanomalko guardava col binocolo il grande yacht bianco sempre pi vicino. dun tratto si sent gelare il sangue nelle vene. sullormuz un boccaporto si stava aprendo lentamente. comparvero quattro razzi, quattro lunghi cilindri bianchi che terminavano con quattro testate rosse. chris! senza lasciare i comandi del boston il gorilla strinse pi forte il calcio della sua arma. deciso a vendere cara la pelle. ma che cosa poteva fare una sig sauer contro dei razzi? malko, stranamente calmo, pens che gli restavano solo pochi secondi di vita. locchio della vedova la sceneggiatura che joshua sauli ha scritto per il film omonimo, tratto da vengeance romaine e la vedova dellayatollah di gerard de villiers. nella parte di malko linge, richard young e nel ruolo di alexandra, susanna hofmann.27sas:locchio della vedova sas malko linge agente nero della ciachris jones e milton brabeck i due gorillamansur kharun e selim khasani trafficanti darmi sirianiandrew marcus trafficante darmi inglese elko krisantem maggiordomo di malko lingedouglas frankenheimer alto funzionario della ciagholan soltaneh trafficante darmi libanesesharnilar khasani vedova di selim khasani ardeshir nassiri terrorista palestinesevictoria e ingrid amiche di sharnilar 1smorzate dallo spessore delle pareti e dei soffitti, ondate di musica salivano fino a quella stanza del secondo piano del castello, dove malko, davanti a uno specchio dalla cornice rococ, stava finendo di fare toilette.couperin mormor tra s malko, riconoscendo i concerti reali del celebre compositore francese.in fondo alla stanza, elko krisantem, il suo cameriere-guardia del corpo che, a seconda delle circostanze, si trasformava l per l in guardia del corpo-cameriere, teneva in mano un giustacuore di satin dorato con i polsini e i risvolti delle tasche riccamente adorni e ricamati. molto dignitoso ma non del tutto a suo agio, anche elko indossava un costume del settecento. un gilet ricamato color blu savoia fasciava il suo torso da armadio normanno, mentre le mani larghe come badili sparivano quasi del tutto sotto la cascata di pizzo ricamato dei polsini. lunica cosa che malko non era riuscito a fargli mettere era la parrucca, una parrucca incipriata alla luigi xv. il turco si era ribellato con tanta foga a quellidea che malko aveva dovuto rinunciare. per la verit, elko krisantem si trovava pi a suo agio quando maneggiava il suo laccio da strangolatore che nei panni di un ciambellano di prima della rivoluzione.aiut con delicatezza il suo padrone a infilarsi il prezioso giustacuore di satin dorato. insieme alla musica, dai saloni del pianterreno del castello di liezen veniva anche un allegro brusio di voci. erano gi arrivati tutti gli invitati. una dozzina di coppie venute dai castelli vicini e anche da vienna. nessuno avrebbe voluto mancare alla festa in costume data da sua altezza serenissima il principe malko, margravio della bassa lusazia, voivoda ereditario del voivodato di serbia, cavaliere di diritto dellaquila nera e cavaliere dellordine dei serafini, tanto per citare qualcuno dei suoi titoli.nonch agente nero della central intelligence agency, il suo pi recente quarto di nobilt. lunico veramente redditizio. le riparazioni di cui necessitava il castello di liezen rappresentavano un vero pozzo senza fondo. quasi ogni giorno saltava fuori un nuovo problema, una caldaia che perdeva, il tetto di unala del castello che crollava, una tubatura che esalava lultimo respiro. per non parlare delle pitture, dei tendaggi e dei pavimenti di qualche stanza che si rendeva necessario sostituire. il guaio era che gli onorari di malko aumentavano meno in fretta delle tariffe degli idraulici viennesi. comunque, se il castello dei suoi antenati era ancora in piedi lo doveva a tutte le missioni che accettava da anni, in ogni angolo del mondo. prima o poi ci avrebbe lasciato la pelle. le pallottole non lo avrebbero risparmiato in eterno, ma questa era la regola del gioco e lui laveva accettata. per il suo castello. per liezen, le cui pietre, le tegole e i mattoni erano saldati col sangue. ma questo lo sapevano in pochi.sorridendo divertito, malko fece gonfiare la gorgiera di pizzo che contornava delicatamente il faccione di elko krisantem. il turco, che si sentiva maledettamente ridicolo conciato in quel modo, divent rosso come un peperone. malko non era riuscito nemmeno a fargli radere la barba nera che gli copriva met della faccia. elko avrebbe preferito strangolarsi da solo col suo laccio piuttosto che rinunciare a quel villoso attributo della sua virilit.bene disse malko scendiamo. credo che aspettino solo noi.uno dietro laltro, malko davanti e il turco dietro, iniziarono a scendere lo scalone di marmo dal soffitto decorato di stucchi e dalle pareti ricoperte di quadri. quasi tutti ritratti. erano gli antenati di malko, che, dalle loro cornici, parevano guardarlo scendere lentamente i gradini.arrivati in basso, i due uomini deviarono verso destra e fecero una capatina nelle cucine. nel calore che si sprigionava dai fornelli, la vecchiailse, cuoca di malko ormai da qualche lustro, era tutta indaffarata davanti a una lunga tavola di quercia carica di argenteria, di bicchieri di cristallo purissimo, di bottiglie di vini pregiati e di una sfilata di pietanze succulente. aveva cucinato anche un cinghiale secondo una sua ricetta personale.malko si avvicin a franz, il prestigioso sommelier del grande albergo sacher di vienna, che aveva accettato di mettergli a disposizione il suo talento per quelloccasione. davanti a lui cerano numerose bottiglie.dello chteau-yquem per il foie-gras disse franz.perfetto rispose malko. e col cinghiale?il giovanotto fece un piccolo inchino rispettoso.col permesso di sua altezza, avrei pensato a un gevrey- chambertin.malko scosse la testa.perch non il romane-conti? chiese.altro piccolo inchino da parte di franz. un rischio. credo che sia ancora un po verde, altezza.a malko brillarono gli occhi dorati.un rischio? ripet. be, perch no?franz si inchin rispettosamente per la terza volta.la doppia porta della cucina era spalancata e dava direttamente nel cortile posteriore del castello. malko fece qualche passo sulla ghiaia. bench si fosse solo allinizio di febbraio pareva di essere in estate. nelle tenebre cerc di scorgere il fogliame del parco, ma faceva troppo buio. quel parco era il suo orgoglio. fino a non molto tempo prima il castello di liezen non aveva intorno a s pi terra di un villino di periferia. vicinissimo allungheria, nel 1945 era rimasto vittima di una spiacevole rettifica di confini. cera voluta la morte di un vicino e un bel guadagno di dollari per far s che malko diventasse finalmente un castellano quasi credibile.malko rientr in cucina e diede unultima occhiata, ai preparativi per la cena. tutto era perfetto, la serata si preannunciava indimenticabile.come sempre quando lui dava una festa.la cena volgeva al termine. mezzo soffocata dalle risate e dal brusio, lorchestra continuava a suonare in una sala vicina. in quel momento suonava rameau. di tanto in tanto si levavano note pi acute delle altre: quelle emesse dalle corde del magnifico clavicembalo che apparteneva alla famiglia di malko fin dal xvii secolo.che stupenda serata disse una voce melodiosa.la sua presenza la rende ancora pi deliziosa sussurr galantemente malko allorecchio della sua vicina.bisognava per ammettere che evangelina alagoas era indubbiamente una delle donne pi belle della festa. si trattava di una giovane brasiliana che era venuta in compagnia di una vecchia amica di malko, la contessa thala von wisberg. centosettantacinque centimetri di curve perfette, denti smaglianti, una bocca avida e sensuale, lunghi capelli neri raccolti in uno chignon, grandi occhi scuri dalle ciglia lunghissime.sebbene fosse arrivata solo il giorno prima da rio, aveva trovato il tempo di procurarsi un magnifico costume del xviii secolo. larga sottana tutta pizzi e merletti, nastri di fiori artificiali, scarpine di seta rossa dal tacco altissimo, corsetto rosa scollato che le scopriva quasi interamente le spalle e offriva una vista incomparabile su due magnifici seni abbronzati.daltra parte, tuttintorno alla tavola era un tripudio di scollature vertiginose, di parrucche stravaganti, di crinoline, di pettinature complicate con perle o piume. ma la pi eccitante di tutte le donne presenti era certamente evangelina. era sposata, ma sembrava non aver rinunciato a tutte quelle gioie non strettamente legate alla fedelt coniugale. e malko si era ripromesso di appurarlo prima che la serata finisse.mi dispiace una cosa sola disse la brasiliana. che non nevichi. credevo che in austria nevicasse sempre.malko sorrise.dovr tornare mormor, sapendo che quellinvito avrebbe scatenato le ire di alexandra.la contessa alexandra, la sua vulcanica fidanzata, aveva un talento prodigioso per abbandonarsi a scenate gigantesche quando riteneva che la sua reputazione di tigre lo esigesse. quella sera non cera. era in vacanza sulla costa azzurra gi da otto giorni.nel mio paese non nevica mai disse la brasiliana. malko stava per rispondere, quando dallaltro capo della tavola lo interpell friedrich von werner, in piedi e leggermente ubriaco.caro principe, mi permetta a nome di tutti noi di ringraziarla per questa memorabile cena!levava il bicchiere in direzione di malko, che si alz e fece altrettanto.mio caro friedrich disse il merito tutto suo. con un gesto, indic in mezzo alla tavola, tra pesanti candelabri dargento, gli avanzi del cinghiale al quale avevano tutti fatto onore e si rivolse agli altri commensali. stato friedrich a uccidere questa bestia.uno degli invitati, con indosso la tonaca color porpora dei cardinali dellancien regime, si volt verso il conte von werner.come ha fatto? chiese sorridendo. gli ha rivolto uno sguardo assassino?con il sussiego degli ubriachi, friedrich von werner si alz barcollando leggermente. pochi sapevano che sotto il suo aspetto aristocratico si nascondeva un autentico agente dello spionaggio austriaco. von werner era incaricato in modo particolare di mantenere i contatti tra i servizi segreti austriaci e la stazione della cia a vienna. in quella veste, gli era capitato di svolgere alcune missioni molto particolari. come malko, possedeva un castello in quella zona, e naturalmente anche quel castello era un un pozzo senza fine. come malko, aveva rischiato molte volte la vita per poter gettare qualche manciata di dollari nelle fauci voraci degli imprenditori. comunque, la maggior parte dei presenti lo riteneva solo un signorotto pieno di fascino che viveva di rendita o dei prodotti delle sue terre.gli ho piantato una pallottola nel cuore da quattrocento passi di distanza rispose von werner, indignato per la battuta del cardinale.si levarono delle esclamazioni di ammirazione, accompagnate da qualche applauso.amici miei disse malko andiamo nel salone. ci aspettano il caff e i liquori.aveva una gran voglia di un bicchiere di vodka ghiacciata. la vecchia ilse non aveva rivali nel preparare piccole caraffe di cristallo immerse nel ghiaccio in modo che lalcol mantenesse intatto il suo aroma.gli ospiti lasciarono la sala da pranzo e si diressero verso una delle grandi sale in cui lorchestra aveva attaccato un valzer. alcune coppie cominciarono a ballare sul magnifico pavimento di noce, quercia e acero che risaliva allinizio del xviii secolo.malko incontr lo sguardo della brasiliana e fu colto da unispirazione improvvisa. prese delicatamente a braccetto la giovane donna.ha mai visto un raffaello? uno autentico, voglio dire.evangelina alz le sopracciglia.non credo.allora venga con me.senza esitazione, la brasiliana lo precedette nel corridoio ancheggiando con una sensualit che suscit in malko unondata di cattivi pensieri.come in tutte le stanze, malgrado il tepore della sera, ilse aveva acceso un grande fuoco di legna nel caminetto di marmo. la soffitta era immersa nella penombra, ma, prima di uscire dalla sala, malko aveva preso un candelabro di bronzo, che alz lentamente illuminando a poco a poco una stupenda tela posata su un cavalletto. un trionfo di galateo. in mezzo al quadro, una donna nuda, bellissima e bionda, remava su una barca a forma di conchiglia trainata da due tritoni.ne esiste unaltra versione a roma, alla farnesina disse malko maio preferisco questo. poi aggiunse, come tra s: quasi terminato.evangelina lo guard quasi con aria di rimprovero.mi aveva detto che era firmato da raffaello!malko sorrise e indic una lunga tavola vicina al cavalletto, su cui erano posati vari prodotti: colla, resina, adesivi sintetici, vernice, colori. e inoltre stracci, pinzette, spazzole.lo rispose io mi limito a restaurarlo.chi le ha insegnato larte del restauro? chiese la brasiliana, raddolcita.mio padre. era un grande artista e un collezionista di primordine.che cosaltro le ha insegnato?evangelina aveva fatto la domanda con voce calda, conturbante. si guardarono nella penombra e i loro sguardi rimasero per un po come saldati da un filo invisibile.a malko bast allungare un braccio per attirare a s la giovane donna, che non oppose alcuna resistenza e socchiuse gli occhi. malko ne sent il tepore del corpo contro il suo. rimasero cos qualche istante, appiccicati uno contro laltro. malko non udiva nemmeno pi la musica nelle sale lontane, tanto lo assordava il battito del sangue nelle tempie.labbra un po aperte, la brasiliana aveva il viso a pochi millimetri dal suo. malko fece uno sforzo eroico per resistere alla tentazione di baciarla sulla bocca e di dimenticare tutti gli invitati fino al mattino dopo.pi tardi, mia cara sussurr. abbiamo tutta la notte davanti a noi.sentiva contro il suo il corpo palpitante della brasiliana, che riusc a superare lattimo di delusione.certo disse la donna, con poca convinzione.tra s, malko pens che non avrebbe dovuto pentirsi di dover rimandare di due o tre ore.prese evangelina per mano.frustrata, la donna si lasci guidare lungo i corridoi bui. nei saloni, lorchestra continuava a suonare i suoi valzer. sotto i lampadari a gocce di cristallo le alte pettinature delle donne e le parrucche luigi xv degli uomini volteggiavano nel ballo.malko pass un braccio intorno alla vita della brasiliana. stava per guidarla in mezzo alle altre coppie quando un improvviso rombo di tuono inchiod tutti sul posto.sei sconosciuti armati, cinque uomini e una donna, erano piombati tutti insieme nel salone fracassando le tre portefinestre. in mezzo ai frammenti di vetro che volteggiavano come coriandoli, gli intrusi saltarono sul pavimento lucido che risuon sotto il peso dei loro stivali. in uniformi da combattimento color sabbia e berretti neri, portavano appesi alle cinture dei sacchetti di tela contenenti caricatori e bombe a mano. uno solo di loro indossava una uniforme color kaki: era il pi alto dei sei, un tipo magro e dal viso lungo come scolpito nel legno. puntava contro i presenti una mitraglietta corta e nera. una hekler and kock, not malko quasi macchinalmente. unarma micidiale capace di sparare trenta proiettili al secondo. alla cintura aveva tre bombe a mano.istantaneamente si fece un silenzio di tomba tra gli ospiti impietriti, ridotti a un blocco compatto di angoscia e di terrore di fronte a quellapparizione assurda.sulla pedana, in fondo al salone, i suonatori dellorchestra avevano smesso di suonare. stupiti. increduli. e del tutto anacronistici in quei loro costumi del xviii secolo, di fronte a quegli aggressori che parevano sbucati da uno dei peggiori incubi della fine del nostro xx secolo.dun tratto, uno dei membri del commando, un individuo tarchiato, dalla faccia tonda, afferr un grosso fucile dassalto e spar una raffica verso il soffitto.la festa finita! url quello che doveva essere il capo, in un ottimo inglese.malko fece un passo avanti.non ricordo di avervi invitati disse in tono calmo.la canna della hk fu puntata contro di lui.silenzio! url il capo. ho detto silenzio, sporco maiale sionista!malko sent fremere contro il suo il corpo di evangelina. fece un altro passo avanti stringendo le mascelle per la rabbia e si rivolse a quello che riteneva il capo.non ci sono maiali sotto il mio tetto e, anche se mi ripeto, non mi pare di avervi invitati.mentre parlava osservava attentamente i sei sconosciuti. oltre al capo e a quello che aveva sparato contro il soffitto cera un tipo massiccio con la barba, dallaspetto decisamente mediorientale, che pareva divertirsi un mondo a puntare contro i presenti una mitraglietta uzi. il quarto stringeva nervosamente in mano una pistola mitragliatrice uzi, spostandola da una parte allaltra come se dalle pareti dovessero a ogni istante sbucar fuori dei fantasmi. il quinto, poco pi che un adolescente, teneva in una mano un fucile dassalto e nellaltra una bomba. portava appeso alla cintura un pugnale molto corto, dalla lama ricurva. quanto alla donna, era una splendida creatura dai capelli lunghi e nerissimi. la tenuta da combattimento non riusciva a nasconderne le forme decisamente femminili. calzava un paio di stivali neri, aveva una borsa di munizioni appesa alla spalla e una uzi allanca: la pelle scura tradiva anche in lei le origini arabe.il capo si rivolse a quello che agitava luzi.aziz gli ordin va in cucina e porta qui i s

温馨提示

  • 1. 本站所有资源如无特殊说明,都需要本地电脑安装OFFICE2007和PDF阅读器。图纸软件为CAD,CAXA,PROE,UG,SolidWorks等.压缩文件请下载最新的WinRAR软件解压。
  • 2. 本站的文档不包含任何第三方提供的附件图纸等,如果需要附件,请联系上传者。文件的所有权益归上传用户所有。
  • 3. 本站RAR压缩包中若带图纸,网页内容里面会有图纸预览,若没有图纸预览就没有图纸。
  • 4. 未经权益所有人同意不得将文件中的内容挪作商业或盈利用途。
  • 5. 人人文库网仅提供信息存储空间,仅对用户上传内容的表现方式做保护处理,对用户上传分享的文档内容本身不做任何修改或编辑,并不能对任何下载内容负责。
  • 6. 下载文件中如有侵权或不适当内容,请与我们联系,我们立即纠正。
  • 7. 本站不保证下载资源的准确性、安全性和完整性, 同时也不承担用户因使用这些下载资源对自己和他人造成任何形式的伤害或损失。

评论

0/150

提交评论