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文档简介
rebecca york(alias)ruth glick and eileen buckholtzla fiera delle vanitonly skin deep 1992 harlequin intrigue 1992 prima edizione serial harmony luglio 19991kathryn martin guardava gli occhi della pazzia. in passato, quello sguardo aveva brillato di malizia. adesso, sotto lazzurro luminoso delle iridi, cupe correnti di follia guizzavano come vipere al sole.sporgendosi al di sopra dei cuscini del divano, katie tocc la mano della sorella. val, ti senti bene? le chiese sottovoce.non fare il medico con me. sto bene. proprio bene. le sue mani perfettamente curate afferrarono una copia di vogue dal tavolino da caff di vetro e acciaio. con movimenti bruschi, incominci a sfogliare le pagine.katie pass un dito sul tessuto damascato del divano. era stata cos impegnata col suo sussidio di ricerca e col gruppo di amiche che si era fatta al 43 di light street da accettare le scuse che val aveva accampato per non vedersi pi spesso. ora rimpiangeva di non aver preso con s la sua borsa da medico.sbuffando, val gett la rivista a katie. guarda questa modella! esclam. il corpo okay, ma il viso pieno di rughe. questo, per, non succede a me, carina.no, la tua pelle perfetta riconobbe lei.laltra sorrise spavalda. di colpo non ci fu niente di pi sinistro nei suoi occhi azzurri del familiare autocompiacimento che i complimenti avevano sempre suscitato. la mia immaginazione, si disse katie mentre si appoggiava contro lo schienale del divano e cercava di apparire rilassata. ho solo dimenticato come sono alcune ore in compagnia di val. specie quando lei preoccupata per qualcosa. ma quel pomeriggio la sorella era pi stramba del solito. un attimo, era come una bambola di porcellana che si era frantumata in mille pezzi. lattimo successivo, si era ricomposta con la colla.nessuno direbbe che ho dieci anni pi di te dichiar val.dodici, corresse katie in silenzio.potremmo essere gemelle. se ti truccassi e facessi qualcosa ai capelli.gemelle.losservazione mise in moto la mente di katie. avevano entrambe ereditato gli occhi azzurri e la carnagione fresca della madre. ma le somiglianze finivano l. val era sempre stata la reginetta del ballo. la timida katie era rimasta nellombra finch i suoi successi accademici non le avevano valso il riconoscimento che meritava.non mi stai ascoltando. non ascolti mai.invece s. che cosa dovrei fare ai capelli?perch non lasci che ti prenda un appuntamento al genesis? piace a mezza washington. dovrebbe piacere anche a te. so che costoso, ma potrei farti applicare il mio sconto da dipendente. val ridacchi. i miei capelli erano scuri come i tuoi. hai bisogno di colpi di luce. e di una lezione di trucco. quindici minuti al mattino col giusto fondotinta e un velo di fard farebbero miracoli.katie non riusciva nemmeno a immaginare di sprecare cos tanto tempo per il trucco. o per qualcosaltro di cos frivolo. da tirocinante, aveva imparato a farsi la doccia, vestirsi e lasciare la camera in dieci minuti. da quando aveva lasciato la pratica in ospedale per dedicarsi alla ricerca in campo genetico, la sua routine non era pi frenetica, ma non aveva mai preso labitudine di viziarsi. forse era un ricordo degli anni in cui loro madre aveva contato i centesimi solo per portare il cibo in tavola. daltra parte, la passata miseria aveva avuto leffetto opposto sulla sorellastra. val sembrava infatti decisa a concedersi tutti i lussi che si era vista negare da bambina.sei stata gentile a portarmi fuori a pranzo per il compleanno, ma devo mandarti via. io e tom abbiamo grandi progetti per stasera, e mi devo preparare. val si alz in piedi.katie inspir a fondo. avrebbe potuto fare le cose nel modo pi semplice, pi sicuro. oppure si sarebbe potuta impuntare. non volendo trovarsi in condizione di svantaggio proprio adesso, si alz anche lei. val, so che c qualcosa che ti turba.che cosa vuoi dire?sei stata nervosa tutto il giorno. forse posso darti una mano. perch non ne parliamo?per una frazione di secondo, la sorella sembr tentennare. poi, il suo viso si contrasse nella familiare espressione di collera che katie ricordava cos bene dallinfanzia. certo. parlare. sfogarmi. di modo che tu possa rinfacciarmi quanto sei stata pi brava di me con la tua esclusiva laurea in medicina e le tue ricerche genetiche. be, miss centodieci e lode, potrai anche aver sfondato a livello professionale, ma non sai niente degli uomini. o di ci che conta in realt.val, per favore, non cambiare argomento protest katie con gentilezza. se sei ammalata. o nei guai, vorrei aiutarti.no. vattene. torna a baltimora. e non farti pi vedere. la spinton con violenza.katie fin contro la parete. nessuno meglio di lei sapeva quanto val potesse essere pericolosa quando provocata. non avrebbe potuto gestire da sola una situazione del genere. perlomeno non ora.ti chiamo pi tardi. parleremo allora.risparmiami i tuoi favori.val si gir, apr la vetrata scorrevole del balcone e guard fuori con ostinazione, come se non ci fosse nessun altro nella stanza.katie fiss il collo rigido della sorella. se hai bisogno di qualcosa, fammelo sapere. parlo sul serio. mentre indietreggiava verso la porta, si sent assalire da unangoscia senza nome.non appena si fu liberata di quella scocciatrice di katie, val si prepar un martini molto secco. che insolenza. cercare di farmi parlare.vuot il bicchiere. ma il drink non dissip lemicrania o la paura che la opprimeva. da settimane si sentiva come il tizio di quel film di fantascienza. come sintitolava? scosse il capo. il titolo non aveva importanza. era il tipo. quello che sembrava perfettamente normale finch non crollava a cena e incominciava a gridare. poi, quellorribile mostriciattolo gli squarciava il torace per venire fuori.val rabbrivid e serr le labbra, quasi temendo di incominciare a gridare come luomo del film. e una volta che avesse incominciato, non si sarebbe fermata pi. cera un mostro anche dentro di lei. forse non provvisto di denti, artigli e di un corpo, ma tuttavia deciso a emergere in superficie, graffiando e scavando. non nel torace, bens nella sua testa. era l dentro, che vibrava e ronzava, precludendole ogni pensiero razionale.quando quella frignona di katie laveva pungolata, lei era stata sul punto di scoppiare in lacrime e dirle tutto. poi, si era ricomposta. come aveva sempre fatto quando le cose andavano male. non poteva condividere la paura. non con la piccola, noiosa katie.con movimenti bruschi e automatici, si spogli e and in bagno. dopo aver riempito la vasca, si immerse nellacqua calda e profumata. mentre si appoggiava allindietro contro lapposito cuscinetto gonfiabile, cerc di non pensare a niente. quasi subito, il dolore alla testa si attenu.chiedendosi perch si fosse preoccupata cos tanto pochi minuti prima, incominci a canticchiare. quando usc dalla vasca, era di nuovo in forma perfetta. il suo unico problema era che avrebbe fatto le ore piccole con tom. sessantatr anni e ancora voleva ballare fino al mattino!val esegu un piccolo passo di danza mentre si asciugava le spalle. non soltanto ballare. il vecchio caprone pensava di essere uno stallone a letto. ma a lei piaceva il contenuto delle sue tasche, non quello delle sue mutande. quando aveva voglia di sesso esplosivo, chiamava greg, listruttore tutto muscoli che aveva incontrato in palestra due mesi prima.fissandosi il seno sodo e la figura perfetta, val si applic un velo di crema ristrutturante. aveva provato tutti i prodotti e i trattamenti genesis, e quella crema al profumo di mandorle era la migliore. costava quaranta dollari al grammo e solo le clienti pi importanti del salone genesis potevano acquistarne la scorta limitata. ma lei aveva visto ming aprire larmadietto abbastanza volte da memorizzare la combinazione. il guaio era che ming contava tutto, cos val non poteva rubare una confezione intera. poteva prelevare con un dito soltanto un velo di prodotto dai vasetti nuovi. ma anche quella quantit esigua bastava a ringiovanire la sua pelle, pens con soddisfazione mentre si esaminava allo specchio.il traffico dellora di punta risaliva connecticut avenue in direzione di chevy chase circle alla velocit di un trattore in avaria. katie stava aspettando di voltare a sinistra quando un clacson alle sue spalle suon con fragore. trasalendo, si accorse che, mentre lei si preoccupava per val, la fila delle automobili si era mossa.non era la babysitter di sua sorella, si disse mentre premeva lacceleratore e sinfilava nellincrocio subito prima che il semaforo diventasse rosso. quando val era su di giri, la cosa migliore era svignarsela e aspettare che le acque si calmassero.ma mentre percorreva la rotonda, katie non poteva impedire a una particolare espressione legale di ronzarle per la testa. un pericolo per se stessa o per gli altri. un pericolo per se stessa o per gli altri. era lunico criterio rimasto per costringere un paziente riluttante a sottoporsi a perizia psichiatrica. ma la situazione della sorella era degenerata davvero fino a quel punto?katie cerc una risposta. aveva visto val arrabbiata. aveva visto val sprezzante. aveva visto val ostile. ma mai cos.che cosa le avrebbe fatto la sorellastra se lei non fosse andata via? val era un pericolo per se stessa? come operava la legge a washington, d.c.? e luomo con cui aveva appuntamento? era consapevole di ci che laspettava quella sera?affidandosi totalmente al cambio automatico, katie continu verso la tangenziale. ma mentre si avvicinava alla svolta, il suo piede esit sullacceleratore. girando in una strada laterale delimitata da robuste case di mattoni, spense il motore e rest china sul volante per alcuni secondi.piantala di fare la vigliacca, kathryn martin bisbigli. ma passarono diversi minuti prima che facesse inversione e ritornasse a washington. se non avesse scoperto ci che angustiava val cos tanto, non si sarebbe mai data pace.dopo aver finito di truccarsi, val pass in camera da letto e apr la porta del suo stanzino guardaroba. le ci vollero quaranta minuti e tre cambi dabito completi prima di optare per una seducente creazione di velluto rosso fuoco. stava ancora infilandosi le scarpette in tinta quando suonarono alla porta.di nuovo in anticipo. accidenti a lui.tuttavia, non lasci trasparire la propria irritazione mentre apriva la porta. i capelli grigi di tom houston erano accuratamente pettinati dalla parte sbagliata, e la sua mascella campagnola mostrava i segni recenti di una rasatura maldestra. disgustoso. ma le sue prime parole compensarono le carenze.sei bellissima, tesoro.val accett il complimento con un sorriso e un brivido di trepidazione al pensiero del costoso regalo di compleanno che aveva fatto capire di volere. tom se lo sarebbe potuto permettere. quella sua medizone era una miniera doro. perlomeno lo era, se avesse smesso di dividere una fetta cos consistente dei profitti con mac mcquade. lei aveva cercato di dire qualcosa a riguardo e si era sorbita una predica sul lavoro fantastico che faceva mac. si sarebbe detto che quel tipo camminasse sullacqua!quando si furono accomodati sul divano, tom tir fuori un pacchettino. buon compleanno, tesoro.oh. non avresti dovuto cinguett lei mentre toglieva lincarto. tuttavia, quando sollev il coperchio della scatoletta di velluto, ammutol. dentro, cera un piccolo ciondolo di opale infilato in una catenella dargento.tom aspett emozionato. quando la vide accigliarsi, aggrott la fronte. non era quello che avevi detto di volere?no. val si alz dal divano, raggiunse la vetrata scorrevole e usc in balcone. la temperatura si era abbassata da quando lei e katie erano rincasate, e laria fresca la fece rabbrividire. se fosse stata sola, sarebbe rientrata. invece, incroci le braccia sul seno per respingere il vento e inspir a fondo. bast a risvegliarle il mal di testa. questa volta, fu come se un ago di acciaio le perforasse il cervello. non sai proprio un bel niente?sibil senza guardare tom. le primavere non portano largento. portano loro sbott.le primavere? che cosa vuoi dire?la mia stagione. i miei colori. non sai niente? ripet val.scuotendo il capo, tom usc sul balcone. dopo una lieve esitazione, cerc di abbracciarla. mi dispiace. devo essermi confuso. non so. scosse il capo. stanno succedendo molte cose di recente. ma non importa. possiamo andare in gioielleria domani e trovare qualcosa che ti piaccia.lei sent appena le sue parole. di colpo, il tocco delle sue mani le parve ributtante. cercando di ritrarsi, si sporse al di sopra del parapetto di ferro battuto.val, pericoloso. vieni dentro, tesoro.divincolandosi, lei si gir di scatto. verr dentro quando ne avr voglia! come osi regalarmi un gingillo da quattro soldi?quattro soldi? quel ciondolo mi costato duecento dollari! i suoi occhi erano freddi. incomincio a pensare che mac avesse ragione sin dallinizio. mi stai usando, e sono stanco di subire umiliazioni.mac. quellidiota che lavora per te. timporta pi di lui che di me. la rabbia le esplose in testa come un missile. si gett in avanti, e le sue unghie acuminate gli cercarono gli occhi.tom alz una mano per proteggersi e si spost di lato. i graffi lo raggiunsero alla guancia.senza il suo corpo a farle da freno, val perse lequilibrio. impacciata dallabito aderente, non riusc a correggere lo slancio in avanti.aiutami! url.tom abbass la mano proprio mentre lei cercava di afferrare il parapetto. val annasp disperatamente, tuttavia non riusc ad aggrapparsi. lui tese le braccia. ma val stava gi precipitando. un grido di terrore le usc dalle labbra e la segu fin sul marciapiede dieci piani pi in basso.in una piovosa giornata di aprile di otto anni prima, tutto era cambiato per mac mcquade. i capelli scuri e il corpo atletico erano quasi gli stessi. salvo per un piccolo particolare. ma qualcosa nei suoi occhi grigi era cambiato come fumo disperso dal vento. una volta era stato ottimista. ora era realista. una volta aveva inseguito il sogno americano: comfort, denaro, prestigio, amore. adesso perseguiva mete meno convenzionali. e se i suoi obiettivi lo portavano nelle giungle del borneo o sul fondo delloceano pacifico, lontano dallaltra gente, tanto meglio cos.una ruga profonda gli solc la fronte abbronzata. il guaio era che, alla fine di ogni viaggio, bisognava stendere un rapporto, e mac considerava i rapporti alla stessa stregua del mal di pancia. il che spiegava come mai si trovasse ancora alla scrivania quando tutti gli altri erano andati a casa. con lintenzione di non mollare finch non avesse concluso lodiato compito.sentendo una porta sbattere in lontananza, alz il capo, seccato. poi, passi affrettati risalirono il corridoio delledificio, e il personale sistema dallarme di mac entr in funzione. alzandosi dalla poltroncina imbottita, si erse in tutto il suo metro e novanta e guard la porta. da quando era ritornato dallamerica centrale, aveva sentito qualcosa di malevolo aleggiare nellaria come un predatore in attesa di colpire. la cosa peggiore era che non cera stato modo di allontanare la minaccia.nel vedere tom houston precipitarsi dentro, fu travolto dal rimorso. mac sapeva che sarebbe gi dovuto intervenire da tempo. ma come? e per fare che cosa?luomo era stravolto. grazie al cielo sei qui! la guancia destra era graffiata e sporca di sangue. ho bisogno di te. tom, che cosa successo? laltro scosse il capo mentre si lasciava cadere su una sedia.sei stato rapinato? hai avuto un incidente? hai ucciso qualcuno? lultima domanda di mac rest inespressa. il fatto che non fosse riuscito a censurare quel pensiero la diceva lunga sulla situazione. tom incominci a tremare. ostentando una calma apparente, mac prese dallarmadietto dei medicinali un tampone di garza e la bottiglietta dellacqua distillata. quando cerc di detergere il volto graffiato dellamico, tom si ritrasse. no! perdi sangue.fermati. lascia stare, adesso.come vuoi. lasci cadere tampone e argomento. ti fa male qualcosaltro? la spiegazione pi probabile era una rapina, pens mentre tastava le gambe delluomo in cerca di ossa rotte. us la mano destra, quella buona. con la sinistra, quella fatta di acciaio inossidabile, allent la cravatta di tom. le dita metalliche eseguirono loperazione con rapidit e delicatezza.la protesi era uno strumento ad altissima precisione. mac, del resto, aveva avuto un ruolo determinante nella progettazione di quel prototipo con microchip incorporato. e il reparto di riabilitazione aveva introdotto diverse migliorie da quando lui aveva incominciato a testarlo su di s. probabilmente, un volta che lo avessero lanciato sul mercato, avrebbero optato per il classico color carne. al momento, erano le prestazioni a interessare mac, non laspetto. se le nuove batterie avessero retto in condizioni tropicali, avrebbe usato la mano dacciaio quando fosse ritornato in honduras per un ulteriore approvvigionamento di veleno di serpente.devi aiutarmi mormor tom.certo. perch non sei venuto da me non appena sono ritornato?, avrebbe voluto gridare. invece, parl in tono pacato. tutto quello che vuoi.fino a un paio di mesi prima, tom houston era stato luomo pi intelligente, grintoso e testardo che lui avesse mai conosciuto. la sola cosa ancora intatta era la sua testardaggine. insieme a una nuova diffidenza e mania di segretezza che lo rendevano pressoch inavvicinabile.che cosa facevi quando luomo che era stato per te come un secondo padre perdeva la ragione? ti limitavi a sperare che la ritrovasse? lo trascinavi in ospedale per una serie di esami fisici e mental
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